Realizzato su carta patinata opaca da 170 grammi, formato orizzontale di centimetri 22 x 30,
192 pagine in quadricromia, copertina cartonata. Edito da Airplane / Alberto Perdisa Editore
2003 - ISBN 88-8372-164-0 - Prezzo € 35,00

è suddiviso in 19 capitoli:

Varanasi (India) la città sacra
Nermut Dagi (Turchia) la tomba di Antioco
Amritsar (India) il tempio d'oro
Annapurna (Nepal) villaggi verso il campo base
Dambulla e Sigiryia (Sri Lanka) monastero e fortezza
Costruzioni d'argilla (Yemen) le case di San'a, Sa'bah e Shibam
Yangoon (Myanmar) Shwedagon Paya
Shekhawati (India) la regione delle Haveli, (case decorate)
Angkor (Cambogia) architettura Khmer
Lago Inle (Myanmar) i mercati
Petra (Giordania) la città scavata nella roccia
Bhaktapur (Nepal) la città medievale e la raccolta del riso
Apamea (Siria) città romana in mezzo ai campi di grano
Haridwar (India) i pellegrini nella città santa
Bagan (Myanmar) la valle coi templi
Shiara (Yemen) la città-roccaforte a 2600 mt.
Kerala (india) le backwaters
Sadhu religiosi e impostori
Divinità (India) templi del sud.

dalla PREFAZIONE di Eraldo Baldini

Una volta ero sempre con la valigia in mano, o meglio con lo zaino in spalla. Ero assetato di paesaggi e di genti nuove. Oggi viaggio poco, e quasi sempre per lavoro. Sono diventato un po' ipocondriaco, ho paura di volare, mi stressano gli imprevisti. Ho sostituito le scorribande vere con quelle del pensiero e dell'immaginazione. Non mi compiaccio affatto di questo strano cambiamento, anzi… anzi, io l'invidio, chi sa viaggiare. Lo invidio e lo ammiro, soprattutto se dai propri itinerari sa portare con sé tesori di suggestione, ricordi indelebili, sensazioni preziose.
Claudio Notturni è uno che viaggia, e che al ritorno porta un bagaglio molto più pesante che all'andata: perché nei suoi occhi, nella sua mente, nel suo cuore riesce ad immagazzinare una grande quantità di visioni, di momenti, di emozioni. E non tiene questo bagaglio per sé: sa condividerlo con gli altri, sa trasmettere il tesoro che ha raccolto.
Non fa come Chatwin, non prende appunti su un Moleskine. O perlomeno, se lo fa non è per scrivere libri, per imbastire racconti e pagine e pagine. Lui fotografa. Lui affida all'impatto visivo il messaggio e l'emozione. E lo fa bene.

www.eraldobaldini.it